È vietato l’ingresso in Italia alle persone che, nei 14 giorni antecedenti, hanno soggiornato o sono transitate per uno dei seguenti Paesi: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kosovo, Kuwait, Macedonia del nord, Moldova, Montenegro, Oman, Panama, Perù, Repubblica dominicana, Serbia (per Kosovo, Montenegro e Serbia il divieto si applica dal 16 luglio, per tutti gli altri Paesi dell’elenco il divieto si applica dal 9 luglio).
Le sole eccezioni a divieto sono le seguenti:
- cittadini italiani, di uno Stato UE, di un paese parte dell’accordo di Schengen, del Regno Unito, di Andorra, del Principato di Monaco, della Repubblica di San Marino o dello Stato della Città del Vaticano e per i loro stretti familiari (discendenti e ascendenti conviventi, coniuge, partner stabile), a condizione che siano residenti anagraficamente in Italia da data anteriore al 9 luglio 2020.
- funzionari e agenti dell Unione europea, di organizzazioni internazionali, personale delle missioni diplomatiche e dei consolati, personale militare nell esercizio delle loro funzioni
- solo per Bosnia Erzegovina, Kosovo, Macedonia del nord, Montenegro, Serbia eqiapaggio e personale viaggiante dei mezzi di trasporto terreste, esclusivamente per motivi di lavoro, solo per transito (massimo 36 ore) o breve permanenza in Italia (massimo 120 ore).